Italia in Pillole: monarchia
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lunedì 13 giugno 2011

125 anni di successi

Nel 1877 l' All England Croquet Club di Londra, nel sobborgo di Wimbledonindisse  il primo torneo di tennis.
Per i 22 dilettanti che parteciparono furono stabilite le regole che questo sport segue ancora oggi e il trofeo per il vincitore fu offerto da un giornale locale. Quest'anno, per la 125° edizione che prende il via il 20 giugno e dura fino al 3 luglio, in gioco c'e' ben altro: un montepremi di 16,5 milioni di euro.
Gli inglesi, tradizionalisti per antonomasia, hanno mantenuto intatto il fascino di Wimbledon: campi in erba ben livellati, tenute sportive rigorosamente bianche per i tennisti, severita' di arbitri e giudici.
Non solo evento sportivo molto seguito per la partecipazione di grandi campioni, ma anche mondano: signore eleganti, la presenza di rappresentanti della monarchia inglese nel palco reale fanno di Wimbledon uno spettacolo prestigioso e aristocratico.
Per gli appassionati di videogame e di tennis che vogliono immergersi nell'atmosfera di Wimbledon senza spostarsi, c'e' il famoso "Grand Slam Tennis", compatibile con il nuovo Nintendo Wii  Motion Plus, dove possono confrontarsi con ben 23 campioni di oggi e del passato, su campi di gioco ricreati con molto realismo.
L'attuale detentore del titolo e' il tennista spagnolo Rafael Nadal ed e' anche fra i quattro favoriti vincitori per l'edizione in corso. Dal 20 giugno si possono seguire le dirette su Sky Sport.

mercoledì 25 maggio 2011

Perche' votare?

E' una domanda legittima. La motivazione principale e' dare valore a questo diritto, acquisito in tempi relativamente recenti e con grande fatica, in particolar modo per le donne.
Infatti solo nel 1912 viene viene concessa da Giolitti la partecipazione al voto esclusivamente ai cittadini maschi di eta' superiore ai 30 anni, nel 1918 il diritto al voto viene esteso anche ai cittadini di sesso maschile che avevano compiuto 21 anni.
Durante il periodo fascista il sistema elettorale era limitato ad un lista unica nazionale stilata dal Gran Consiglio del Fascismo.
Le donne, pur sempre presenti e protagoniste - fra luci e ombre - nella storia, possono partecipare al voto per la prima volta solo il 2 giugno 1946, in seguito al D.L.L. del 1° febbraio 1945, nel referendum Monarchia-Repubblica.

Rispettiamo dunque le conquiste e le aspettative dei nostri progenitori, aboliamo il partito degli astenuti, che non ha nessuna rappresentanza, e andiamo alle urne, fieri di di far parte di una repubblica democratica.