Italia in Pillole: primo soccorso
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venerdì 18 luglio 2025

La formazione per il primo soccorso in azienda: perchè farla

 

La sicurezza sul lavoro rappresenta una delle priorità fondamentali per ogni azienda. Tra i diversi strumenti previsti per tutelare la salute dei lavoratori, i corsi di primo soccorso assumono un ruolo centrale. Essi non solo adempiono agli obblighi normativi, ma offrono un contributo concreto alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro, preparato a gestire tempestivamente situazioni di emergenza.

La normativa di riferimento sul primo soccorso

In Italia, il riferimento principale in materia è il Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come "Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro". In particolare, l’articolo 45 del D.Lgs. 81/08 stabilisce l’obbligo per il datore di lavoro di adottare le misure necessarie in materia di primo soccorso e di designare uno o più lavoratori incaricati dell’attuazione di tali misure.

Questi lavoratori devono ricevere una formazione specifica, i cui contenuti minimi sono definiti dal Decreto Ministeriale 15 luglio 2003, n. 388. Tale decreto suddivide le aziende in tre gruppi (A, B e C) in base al tipo di attività svolta, al numero di lavoratori e ai fattori di rischio, specificando per ciascuna categoria la durata e i contenuti del corso.

Contenuti dei corsi di Primo Soccorso

I corsi di primo soccorso aziendale comprendono generalmente una parte teorica e una parte pratica. Gli argomenti trattati includono:

  • allertamento del sistema di soccorso;
  • riconoscimento di un’emergenza sanitaria;
  • interventi di primo soccorso in caso di emorragie, traumi, ustioni, shock, perdita di coscienza, arresto respiratorio o cardiaco;
  • tecniche di rianimazione cardiopolmonare (BLS);
  • gestione delle emergenze in attesa dell’arrivo del 118.

La durata varia in base al gruppo aziendale: 16 ore per le aziende del gruppo A, 12 ore per i gruppi B e C, con obbligo di aggiornamento triennale.

Importanza pratica e vantaggi della formazione

La formazione al primo soccorso consente di ridurre i tempi di intervento nelle situazioni di emergenza, migliorando notevolmente le possibilità di sopravvivenza e recupero per chi è colpito da un malore o un infortunio. Questo è particolarmente rilevante nelle aziende che operano in luoghi remoti o ad alto rischio (come edilizia, industria pesante, agricoltura).

Un altro beneficio riguarda il clima lavorativo: la presenza di personale formato trasmette fiducia e responsabilità, contribuendo a rafforzare la cultura della sicurezza in azienda. Inoltre, intervenire tempestivamente può limitare le conseguenze legali ed economiche per il datore di lavoro, nel caso in cui si verifichino incidenti gravi.

Per questo motivo la formazione sul primo soccorso sul luogo di lavoro è divenuto un obbligo previsto per le aziende dal legislatore. Rivolgersi ad enti riconosciuti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, garantirà la migliore formazione e eviterà il verificarsi di conseguenze tragiche.

Le sanzioni per chi non si adegua

Il mancato rispetto degli obblighi formativi comporta sanzioni amministrative e penali. Il D.Lgs. 81/08 prevede per il datore di lavoro che non organizza i corsi o non designa gli addetti al primo soccorso in azienda una sanzione da 1.200 a 5.200 euro o, nei casi più gravi, l’arresto fino a sei mesi.

Lavoro e sicurezza: una strada da percorrere

I corsi di primo soccorso sono molto più di un adempimento formale. Rappresentano una scelta etica e strategica per la tutela dei lavoratori e per la sostenibilità dell’intera organizzazione. Investire nella formazione significa dotarsi di una risorsa preziosa, capace di salvare vite umane e contenere i danni in situazioni critiche. In un contesto normativo sempre più attento alla prevenzione, è fondamentale che aziende e lavoratori prendano consapevolezza del valore di questi percorsi formativi e li integrino pienamente nel sistema di gestione della sicurezza.


venerdì 26 maggio 2023

Come interviene il RLS in caso di infortunio sul lavoro

 


La figura del RLS (il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) è fondamentale per assicurare di affrontare i rischi in maniera appropriata sul posto di lavoro, quindi, come occorre comportarsi quando si trova di fronte a un caso di infortunio?

Le attività del RLS durante un infortunio

Prima dell’infortunio

La prima difficoltà consiste nel fatto che il RLS spesso non viene a conoscenza dell’infortunio. Per questo, al più presto, è opportuno che il RLS arrivi ad un accordo con l’azienda, in base al quale si stabiliscano procedure da eseguire in caso di infortunio.

Nella procedura deve essere prevista l’immediata segnalazione al RLS in caso di infortunio ed il diritto di quest’ultimo ad intervenire sul luogo. Ciò anche nel caso che l’infortunio riguardi lavoratori di imprese in appalto.

Durante un infortunio è essenziale che il RLS mantenga una comunicazione diretta con i lavoratori, chiedendo loro di informarlo tempestivamente nel caso vengano a conoscenza di un infortunio; tra le forme di comunicazione tra RLS e lavoratori citiamo, ad esempio:

  • un’apposita bacheca in cui mettere gli avvisi,
  • lettere circolari da far distribuire dal datore di lavoro (ad esempio nella busta paga),
  • assemblee sindacali.

In questa fase è anche opportuno che il RLS coinvolga i lavoratori addetti al servizio di Pronto Soccorso, in modo che lo avvertano subito.

Dopo l’infortunio

In caso di infortunio grave, è compito del RLS informare la ASL o la Polizia.

Quindi occorre parlare con i lavoratori che hanno subito l’infortunio, se possibile, e con i testimoni e compagni di lavoro e raccogliere ed annotare più informazioni possibili; se l’infortunato non è presente in azienda cercare di sentirlo al più presto, anche solo per telefono. Se l’infortunato è in condizioni di debolezza fisica, psicologica e forse anche economica garantirgli appoggio.

Un'altra fase essenziale richiede di raccogliere ed annotare le informazioni più importanti, sentendo l’infortunato, i colleghi, i testimoni. Il responsabile, seguendo i consigli ottenuti durante il corso di formazione per RLS, può seguire, ad esempio, questa check list:

  • nome dell’infortunato, qualifica, mansione
  • gruppo omogeneo o reparto
  • anni di anzianità lavorativa in azienda, anzianità lavorativa in quella mansione
  • nomi dei testimoni
  • in che posto è avvenuto l’infortunio, su che macchina o impianto
  • breve descrizione di come è avvenuto l’infortunio (chiedere all’infortunato o ai testimoni):
  • cosa fa quel lavoratore normalmente?
  • quale lavoro svolgeva il giorno dell’infortunio?
  • cosa faceva al momento dell’infortunio?
  • chi era il suo capo diretto?
  • chi era il capo del capo?

L'RLS procede alla ricerca delle cause dell'infortunio

Rispondere a una serie di domande potrà permettere di delineare al meglio le cause dell'infortunio e a raccogliere preziosi dati per rendere più sicuro il luogo di lavoro.

  • Vi sono macchine pericolose o non protette? Con le mani si riesce a raggiungere parti pericolose della macchina? Perché non ci sono protezioni?
  • C’è stata una rottura di parti meccaniche?
  • Le attrezzature usate sono adeguate? Si potevano usare attrezzi o metodi di lavoro più sicuri? Perché non sono stati usati?
  • Il lavoratore conosceva bene il lavoro? Aveva seguito specifici corsi di sicurezza?
  • Ci sono per quel lavoro “procedure” o ordini scritti o a voce? Che margini di autonomia aveva il lavoratore?
  • Era un lavoro usuale, cioè fatto come al solito o “fuori dal normale” cioè fatto per la prima volta o raramente? Il modo di lavorare seguito dal lavoratore era noto ai superiori?
  • C’erano problemi di fretta?
  • C’erano lavoratori di società in appalto? Hanno ricevuto le informazioni sui rischi? Problemi di coordinamento?
  • Il lavoratore indossava DPI? Erano previsti? Il danno sarebbe stato diverso?
  • Erano movimentati carichi pesanti? Era possibile utilizzare attrezzature diverse?
  • C’è stata una influenza dei fattori ambientali? Troppo caldo, troppo freddo, luce insufficiente? Troppo rumore? È sempre così o per un motivo eccezionale?
  • Com’erano gli spazi? Ristretti? E le vie di transito? Ingombre? I pavimenti? Scivolosi?
  • Nel passato sono avvenuti infortuni o incidenti analoghi? Verificate su Registro degli Infortuni. Erano stati presi provvedimenti?
  • La lavorazione era stata presa in considerazione nel documento di valutazione dei rischi (o piani di sicurezza)? Che sistemi di prevenzione erano previsti? Sono stati rispettati?

Come stabilire la data di ripresa del lavoro

  • Studiare le misure di bonifica che si possono adottare per evitare il ripetersi dell’infortunio; discuterne con i lavoratori; non preoccuparsi per i costi: il datore di lavoro, per legge, deve adottare la soluzione più sicura indipendentemente dai costi; proporre la bonifica al datore di lavoro e valutare se sono accettabili altre sue eventuali proposte; stabilire entro che data l’intervento deve essere effettuato ed il nome della persona incaricata della realizzazione.
  • Sistema di controllo per verificare che gli interventi vengano realizzati e se sono soddisfacenti.
  • Ricordare ai lavoratori che possono eventualmente rivolgersi ai Patronati Sindacali per qualsiasi assistenza di tipo assicurativo e medico legale.
  • Indagini analoghe sono raccomandabili in tutti i casi in cui avviene un incidente, anche se non causa vittime.

Per affrontare al meglio le situazioni di emergenza, il RLS dovrà ricevere una adeguata formazione obbligatoria presso appositi enti accreditati per la formazione sicurezza sul lavoro.

mercoledì 18 marzo 2015

Formazione primo soccorso per aziende a Monza

Il PRIMO SOCCORSO è l'insieme delle azioni che chiunque può prestare alle vittime di un incidente o di un malore nell'attesa che intervenga un soccorso sanitario qualificato che risponde ad un numero sanitario unico (118) istituito su tutto il territorio nazionale per le chiamate relative alle emergenze ed al soccorso.