Italia in Pillole: Minnesota Timberwolves
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venerdì 24 giugno 2011

NBA DRAFT 2011: LE SCELTE

La scorsa notte a Newark, New Jersey si è tenuto il consueto draft NBA. Per chi non lo sapesse, si tratta di scegliere della matricole che decidono di fare il grande passo e di entrare nel mondo NBA, con un sistema piuttosto complesso atto ad evitare lunghe "dittature" di una squadra e a dare la possibilità anche a squadre scalcinate di poter ambire al titolo partendo da un rookie in grado di fare la differenza (la dinastia Celtics 1956-1969 è dovuta all'innesto di Bill Russell; San Antonio è una città nota quasi solo per la scelta di Tim Duncan nel 1997, che ha portato la squadra a vincere ben 4 titoli NBA).
Questo è stato un draft non molto ricco di talento, ma ci sono dei buoni prospetti che potrebbero cambiare la sorte di una franchigia.

#1: Cleveland sceglie Kyrie Irving, un playmaker "classico", più regista e meno realizzatore degli ultimi play sfornati da Duke: Cleveland ha bisogno di ripartire da zero, e affiancare Irving a Baron Davis per un paio d'anni potrebbe far maturare il giovane ed insegnargli i trucchi del mestiere;
#2: Minnesota sceglie Derrick Williams, bel giocatore con ottime statistiche, ma troppo piccolo per essere ala grande e troppo lento per essere ala piccola; a Minnesota poi quegli spot sono già ben occupati. Possibile che venga utilizzato come merce di scambio.
#3: Utah sceglie Enes Kanter, centro turco con un fisico già pronto e ottima mobilità. Tuttavia non ha potuto giocare per un anno causa un sussidio troppo generoso da parte della sua ex squadra. Potrebbe essere lui il vero crack del draft.
#4: Cleveland sceglie Tristan Thompson, ala estremamente atletica che ricorda per certi versi Tyrus Thomas, bene come rimbalzista e stoppatore, ma gioco spalle a canestro e tiro dalla distanza proprio non vanno. Sarà work in progress per almeno un paio d'anni. Nessuno se lo aspettava con una scelta così alta.
#5: Toronto sceglie Jonas Valanciunas, centro lituano molto interessante; tuttavia a questo punto si pongono due quesiti: 1) cosa farà il lituano, visto che potrebbe scegliere di rimanere in Europa anche l'anno prossimo; 2) che ne sarà di Andrea Bargnani, prima scelta del 2006 che potrebbe migrare verso altri lidi. Magari ad Orlando a giocare da alla ala forte "alla Nowitzki".

Per la lista completa dei giocatori scelti nei primi 2 giri andare sul sito nba.com

sabato 18 giugno 2011

Ricky Rubio in NBA

Ricky Rubio, dopo essere stato scelto al numero 5 del draft del 2009 dai Minnesota Timberwolves, il prossimo anno approderà negli States. Il giovane talento spagnolo che aveva impressionato tutti e non per ultimi gli scout delle squadre dell'NBA ai giochi di Pechino del 2008, dopo due anni al Barcellona per maturare, si è deciso a entrare nel campionato più spettacolare del mondo. "Finalmente ho deciso di cominciare il mio viaggio in NBA. E' sempre stato il mio sogno, e ora voglio perseguirlo in pieno. Sono molto grato nei confronti del Barcellona, il club dove ho giocato nelle ultime due stagioni: qui sono cresciuto tanto, ho stretto amicizie profonde, e ho lottato per traguardi importanti: Eurolega, ACB, Coppa del Re, Supercoppa. Non avrei mai pensato di poter vincere così tanti titoli. Ed è stato proprio tutto quello che ho vinto in Europa a darmi la forza per andare in America: da un punto di vista individuale, le cose sarebbero potuto anche andare meglio, ma il basket è uno sport di squadra, e in questo senso ho avuto successo come parte di un team", dice il giovane playmaker in un'intervista. Restano alcuni dubbi sull'effettivo impatto del giocatore nella lega americana, in quanto non si sono visti miglioramenti eccezionali nei suoi punti deboli (il tiro da tre punti in primis) e la forza fisica ma soprattutto mentale in questi due anni di Barcellona. Ricky dovrà rimboccarsi le maniche e darci dentro ancora di più del solito, perchè essere un rookie europeo nell'NBA non gli renderà di certo la vita facile e dovrà vedersela con grandi playmaker e guardie.