Italia in Pillole: Creatività

venerdì 28 dicembre 2012

Creatività

Costruire da sé piccoli oggetti è sempre stato il “sogno” e la capacità del bambini (chi non ha mai giocato con i mattoncini delle costruzioni), ma anche una vera attività per alcuni adulti che hanno conservato in sé l’animo del fanciullo.

La tecnologia, al giorno d’oggi, è in grado di mettere a disposizione di piccole aziende e perfino di singoli utenti la possibilità di realizzare oggetti con precisione microscopica a partire da modelli tridimensionali realizzati tramite un computer.
Le macchine che costruiscono l’oggetto strato dopo strato sono dette “stampanti 3D” e sono già utilizzate dai progettisti di grandi aziende per realizzare i loro prototipi: il loro costo è diminuito tanto da poter essere alla portata di piccoli studi, degli utenti più stravaganti o anche del semplice appassionato di gadget tecnologici.
Gli oggetti, da semplici fantasie della mente, diventano disegni ottenuti con appositi programmi software per poi diventare realtà tramite scanner tridimensionali che li “riprendono dal vero”. È possibile anche la creazione di oggetti con software che ricostruiscono l’oggetto tridimensionale a partire da una serie di foto.
Il prezzo della materia prima, utilizzata per queste realizzazioni dalle stampanti 3D, sta scendendo: un mattoncino di ABS (così si chiama la materia prima) costa circa 30 dollari ma si sta sperimentando una miscela di polvere ceramica, zucchero e maltodestrina che costa poco più di un dollaro a parità di materia prima.
Potrebbe essere questo l’addio al copyright? Già da tempo, anzi, da molto tempo, le strade delle nostre città e dei nostri paesi sono piene di chioschi e bancarelle, più o meno abisive, che vendono copie quasi esatte degli oggetti firmati che sono in bella mostra nelle vetrine dei negozi circostanti, venduti a prezzi stratosferici. Con questa innovazione, altro che vestiti ed accendini.... si copierebbero anche il Colosseo o il Duomo di Milano!
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