Sono trascorsi quindici anni dall’incendio della
Cappella della Sindone a Torino ma, probabilmente, non si conosce pienamente il
lavoro che è stato effettuato con successo in questo periodo. Considerando che
sono state fatte più aste pubbliche per appalti di lavoro, affidamento dei
servizi, diversi contratti di ricerca e di sperimentazione, si può dire che c’è
stato un lungo, delicato e complesso lavoro preliminare indispensabile per la
buona riuscita dell’intervento: nulla si ottiene se non si fa prima un buon
preventivo!
In particolare, i lavori per la riabilitazione delle
strutture in elevazione della Cappella della Sindone si dovranno concludere
entro la fine del mese di marzo 2014 e prevedono tutta una serie di interventi tra
cui la rimozione, e successiva sostituzione, delle colonne in marmo dell’ordine
minore, la sostituzione delle lesene dell’ordine maggiore, il consolidamento
delle murature dei pilastri del loggiato, il ripristino degli archi in muratura
del cestello.
Contemporaneamente al cantiere di riabilitazione delle
strutture ha ripreso il via anche il cantiere di consolidamento dei conci di
marmo ancora recuperabili.
Al termine di questi due grandi appalti si procederà ad
intervenire sulle decorazioni interne della Cappella ed al restauro degli
elementi in bronzo.
Pensando che per costruire le mura e realizzare i vari
abbellimenti (colonne, portici, timpani, quadri, scalinate....) ci vogliono
anni e anni, mentre per distruggere tutto basta anche solo un’ora, dovremmo
considerare come degli “eroi” gli artisti ed i restauratori: senza di loro il
nostro non sarebbe il Paese con il 70% del patrimonio artistico mondiale.
Invece, tante volte, alla bravura di una persona, si prediligono altre sue
qualità tra cui l’arte di saper parlare e raggirare gli altri.
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