Come da parecchio tempo, anche quest’anno il presepe di
piazza San Pietro sarà abbellito da un abete proveniente da una specifica
nazione del mondo: non si fa distinzione tra Paese industrializzato o Paese del
Terzo Mondo, tra metropoli o villaggio... la partecipazione è aperta a tutti.

Il signor Pompilio Sciulli, sindaco del piccolo paesino
(poco più di 300 abitanti), è talmente soddisfatto della scelta che la
definisce come un sogno che si realizza dopo tanti anni di attesa, dato che
portare un abete in Vaticano era uno degli obiettivi da lui prefissato quando
fin da quando fu eletto nel 2004. L’invio a Roma di tutti i documenti, con la
speranza di essere scelti, e quest’anno finalmente la notizia è arrivata:
Pescopennataro, anche se uno dei più piccoli d’Italia, fornirà l’abete... e pensare
che l’anno scorso l’abete arrivò dall’Ucraina.
Se la commissione esaminatrice ha accettato la richiesta del comune di
Pescopennataro, vuol dire che l’abete è bellissimo, e questo non può essere
campanilismo paesano, dato che l’albero deve rispondere a canoni e criteri
precisi, altrimenti non può partire per il Vaticano.
La cerimonia per l’addobbo e l’accensione si svolgerà il 14
dicembre in piazza San Pietro ed il sindaco conferma la partecipazione
massiccia della comunità pescolana per vivere un’emozione che resterà unica per
il Molise per molti e molti anni.
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