La vitalità di un mercato pubblico rionale, anche quando presenta banchi alimentari e non alimentari, dipende principalmente dall’efficacia della funzione svolta dai banchi alimentari per la spesa quotidiana ed infrasettimanale cioè, freschezza dei prodotti, varietà di assortimento, buon rapporto qualità/prezzo e comodità di spesa. Le ragioni sono legate alla natura della formula distributiva ed alle abitudini dei consumatori.
Per il settore alimentare gli operatori, che operano soprattutto sul “fresco”, hanno a disposizione superfici molto limitate, rispetto ai loro colleghi che operano in sede fissa, ma si possono far valere ugualmente grazie ai minori costi di struttura (che si traducono in miglior rapporto qualità/prezzo), ad una maggiore possibilità di scelta derivante dal numero degli operatori e ad una maggiore rotazione dei prodotti “freschi.
Il cliente “affezionato” e quello causale possono quindi trovare nel mercato un valido strumento per l’approvvigionamento dei prodotti con un elevato grado di qualità e prezzi concorrenziali.
La confusione in un mercato è unica, c’è gente che cammina in ogni direzione, parla, a volte contratta il prezzo con il venditore ambulante e spesso, in alcuni momenti della giornata, diventa quasi impossibile fare un passo senza doversi obbligatoriamente fermare perché le persone davanti stanno bloccando il passaggio osservando le cianfrusaglie messe alla rinfusa sul bancone.
Se per un certo periodo di tempo si era osservato un progressivo declino di questa forma distributiva, testimoniato sia dal diminuire delle strutture sia dal ridursi del numero complessivo di persone che la frequentava, attualmente, il mercato rionale si sta nuovamente popolando di gente alla ricerca dell'occasione e del sapore dei cibi di un tempo.
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