Italia in Pillole: «Non vai in bagno se non parli in gallese»

giovedì 15 novembre 2012

«Non vai in bagno se non parli in gallese»

Quando un alunno delle elementari di Ceredigion, nel Galles centrale, ha raccontato che a scuola non gli permettevano di andare in bagno se formulava la richiesta in inglese anziché in gallese, inizialmente i genitori sembravano scettici, ma hanno comunque deciso di indagare.
E alla fine hanno scoperto che quello della toilette negata era solo uno dei tanti, assurdi comportamenti messi in atto dagli insegnanti delle scuole della zona che, auto-proclamatisi difensori d’ufficio della lingua gallese, avevano terrorizzato a tal punto i loro scolari che un bimbo di sei anni si rifiutava sistematicamente di parlare in inglese a casa, nel timore di finire nei pasticci, mentre ad un altro era stato intimato «di andare a vivere in Inghilterra» se voleva parlare in inglese e un terzo era stato accusato «di uccidere il gallese» perchè si esprimeva in inglese.
Ma quando una coppia di genitori si è sentita “suggerire” di non leggere le fiabe della buonanotte nell’odiato idioma «perché questo ostacolava l’apprendimento del gallese», si è capito che la misura era colma e che era il caso di intervenire: il dossier con tutte le rimostranze genitoriali nei confronti degli istituti elementari della contea è stato così inviato a Keith Towler che, in qualità di Children’s Commissioner for Wales, si è preso carico della delicata questione. 

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