Nelle
case degli Italiani gli animali da compagnia non sono una presenza rara, c’è
chi ne possiede uno e chi arriva anche a più animali: in circa una su tre è
presente almeno un cane o un gatto, senza contare acquari, uccelli e piccoli
animali. I pet svolgono un ruolo sempre più importante all’interno di strutture
famigliari in rapida evoluzione e sono considerati come compagni di vita e
membri della famiglia a tutti gli effetti: c’è chi li considera come dei figli
dandogli nomi tipicamente umani....
forse un po’ esagerato ma ognuno è libero di fare come crede.
Se
la crisi economica ha costretto molte famiglie a tirare la cinghia dal 20 del
mese in poi, a quanto pare per gli amici a quattro zampe (cani e gatti in prima
fila) non c’è ristrettezza che tenga! Se la recessione economica taglia sui
vizi degli uomini, diminuendo il consumo di caffè e sigarette (quest’ultima
riduzione poco male dato che se ne guadagna in salute), non riduce, invece, l’abitudine
a viziare gli animali domestici: insomma, su biscottini ed altri articoli non
si fa economia.
Croccantini
per cani e gatti, per pesci rossi, mangime per uccelli stanno diventando un
ottimo introito per le industrie alimentari produttrici che, sembrerebbe,
stanno aumentando il loro fatturato del 2,1%. Il giro d’affari italiano nel
2011 è stato di 1.604 milioni di euro e sono i gatti a guidare la classifica
del più viziati della casa; al secondo posto ci sono i migliori amici dell’uomo.
Questa
situazione è accentuata in particolare nel Nord Italia ma il Sud riesce a
primeggiare per il suo potenziale di aumento vendite.
Secondo
l’andamento delle vendite, gli esperti stimano che nei prossimi anni dal
settore alimentare per animali dipenderà il 20% della crescita del fatturato
mondiale.
A
breve cani e gatti conquisteranno il mondo dell’economia.
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