Che ne pensate di andare in autostrada con la macchina
elettrica? Sembra quasi uno scherzo ma, invece, è una proposta concreta,
pensata per un rilancio della mobilità a smog zero (sempre che l’elettricità sia
ottenuta da fonti rinnovabili come vento, acqua e sole).

L’obiettivo è un risparmio annuale, nell’autostrada
più congestionata d’Italia, di 315 tonnellate di CO2 e di 242 mila
euro di carburante.
Lo studio e la valutazione del progetto sono stati messi a
punto considerando i chilometri che si prevede faranno le auto della flotta di
car sharing e calcolando il doppio risparmio: da una parte si evita l’emissione
di CO2 al chilometro, dall’altra si guadagna sulla differenza tra un
carburante che costa in media 14,5 euro per 100 chilometri ed un “pieno”
elettrico che, per la stessa distanza, richiede solo 2,5 euro.
Come per tante altre innovazioni, l’idea è stata
semplicemente “importata” da esperienze che cominciano a maturare in altri
paesi europei: in Olanda sono in fase di realizzazione un corridoio
autostradale (160 chilometri dal confine con la Germania fino a Rotterdam) con
ricariche elettriche per i veicoli ed un parco di 3.500 macchine con la spina
in car sharing ricaricata esclusivamente da fonti rinnovabili. In Gran Bretagna
3 colonnine per fare il pieno in 30 minuti saranno collocate tra Londra e
Birmingham ed anche in questo caso saranno il vento e il sole a permettere agli
automobilisti di ripartire. Infine anche ad Est qualcosa si muove: pochi mesi
fa è stato firmato un accordo tra l’Ibm e la Zapadoslovenska (un’utility
slovacca) per elettrificare con 9 punti di ricarica i 79 chilometri di
autostrada tra Vienna e Bratislava. E oltreoceano, in California, lungo l’asse
San Francisco – Los Angeles, ci sono già vari punti di ricarica per veicoli
elettrici.
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