Italia in Pillole: Batterio killer: preoccupazione reale o allarmismo ingiustificato?

sabato 4 giugno 2011

Batterio killer: preoccupazione reale o allarmismo ingiustificato?

Ecco. Ci risiamo. La nuova epidemia in voga in questi ultimi giorni è quella dal così detto “batterio killer”, ad oggi 1823 infettati e 20 morti.
Ma è solo l’ennesimo deja vu. Che fine hanno fatto prima il morbo della mucca pazza, poi la SARS, l’Aviaria e poi ancora l’Influenza A? Non dovevano radere al suolo l’intera popolazione mondiale? Strano, sembrano essere scomparse come per magia da un momento all’altro…
Scusate la mia vena sarcastica ma odio l’allarmismo mediatico, probabilmente servirà a vendere qualche giornale in più ma conduce inevitabilmente alla psicosi generale. E infatti, è storia di questi giorni, nei tg italiani impazzano i servizi dedicati al calo delle vendite di verdure e ortaggi freschi anche in Italia, dove l’epidemia non è neppure ancora arrivata! Per non parlare poi della Russia che ha bloccato le importazioni di vegetali freschi da Germania e Spagna!
Sono convinto, invece, che la strada maestra sia una pacata e chiara informazione, e non i titoli shock che si vedono nei tg. 

Quindi cerchiamo di vederci chiaro.

Innanzitutto perché sono sotto accusa questi 2 paesi.
La Germania perché è il paese in cui l’epidemia ha avuto origine nella seconda metà del mese scorso nella zona di Amburgo e, anche tutti gli altri casi segnalati in altri paesi europei (Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, Spagna), sono tutti riconducibili alla Germania.
Invece la Spagna è finita sulla graticola perché inizialmente si è pensato che la fonte dell’infezione potessero essere i cetrioli importati dalla Spagna, ma poi i test eseguiti dall’Ue hanno smentito questa ipotesi. E poco importa se nel frattempo la notizia era stata ampiamente diffusa dai media (ed ecco che ritorniamo all’allarmismo mediatico) portando, di conseguenza, al crollo delle esportazioni spagnole di verdure e ortaggi, in particolare di cetrioli! Ma il governo di Madrid non è rimasto a guardare, ha già chiesto i danni alla Germania per l’accaduto.
Ma cos’è questo batterio killer? 
Si tratta del ceppo 104 di Escherichia coli (E. coli). Normalmente l’E. coli è un batterio non patogeno che vive nell’intestino dell’uomo, ma ne esistono anche altri ceppi patogeni produttori di tossine in grado di dare, soprattutto nei bambini, infezioni prima con sintomi gastro-intestinali e poi con una grave complicanza, la sindrome emolitico-uremica, che può condurre a insufficienza renale e morte.
Le infezioni da "batterio killer", invece, sebbene abbiano un decorso clinico simile (infatti le 20 vittime di questi giorni sono dovute alla sindrome emolitico-uremica), interessano sorprendentemente soprattutto le donne adulte e non i bambini. Sembra che il batterio in questione appartenga  ad un ceppo mutante nuovo nato dalla ricombinazione di altri 2 ceppi che normalmente vivono nell’intestino dei ruminanti. Quindi i ruminanti rappresenterebbero la sorgente (cioè l’habitat naturale) del batterio e quindi i responsabili della contaminazione diretta di carne e latte e, attraverso le feci, dell’ambiente.
Mentre la fonte dell’infezione (cioè quel qualcosa contaminato che ha portato all’inizio dell’epidemia) rimane ancora un mistero, probabilmente da ricercare tra verdure o ortaggi concimati e/o irrigati con letame e/o acque contaminate.
Il fatto che la fonte dell’infezione sia ancora sconosciuta, in verità, è preoccupante. Ma non abbastanza da giustificare la psicosi generale.
Infatti il batterio non si trasmette per via aerea ma per via oro-fecale, o per meglio dire feco-orale, e questo significa che consumando carne cotta e latte pastorizzato (il batterio è sensibile alle alte temperature) e rispettando le più comuni norme igieniche nella preparazione dei cibi (lavare bene  e possibilmente sbucciare verdure o ortaggi) e nella cura personale (lavarsi le mani prima di magiare o di preparare cibi) é praticamente impossibile prendere l’infezione.

Nessun commento:

Posta un commento