Italia in Pillole: Quei SI che significano NO.

sabato 11 giugno 2011

Quei SI che significano NO.

Ormai ci siamo, 12 e 13 giugno sono alle porte. Domani e dopodomani si vota per il referendum. 
Ma siamo davvero sicuri di aver capito come si vota? Forse una rinfrescata non farebbe male.
Innanzitutto è importante sottolineare che si tratta di un referendum abrogativo e quindi votare SI significa NON volere quella legge e quindi essere d’accordo per la sua cancellazione.
Poi veniamo ai quesiti referendari che sono 4, quindi ci verrà consegnata una scheda per ciascuno di essi.
1. Scheda di colore rosso: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione.
2. Scheda di colore giallo: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.
3. Scheda di colore grigio: Abrogazione dei commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n.75: Abrogazione parziale di norme.
4. Scheda di colore verde: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Ora cerchiamo di “tradurre” per i comuni mortali.
I primi 2 quesiti riguardano l’acqua. In particolare, votando SI al primo quesito si decide di lasciare pubblica la gestione del servizio idrico; mentre votando SI al secondo quesito si toglie la possibilità al gestore di aumentare eventualmente la tariffa in bolletta per avere un certo ritorno economico rispetto al capitale che ha investito.
Il terzo quesito in realtà è un po’ un pasticcio. Infatti il governo, dopo i tragici fatti di Fukushima, aveva introdotto una moratoria di 1 anno sul nucleare allo scopo di eliminare questo quesito. Ma la Corte di Cassazione, proprio qualche giorno fa, ha deciso di riammettere il quesito modificandolo. Quindi chi vota SI dice NO alla costruzione di nuove centrali nucleari in Italia né ora né tra un anno, né mai.
Per quel che riguarda invece il quarto quesito, lo si potrebbe tradurre così: “la legge è uguale per tutti o no?” Infatti, votando SI a questo quesito, anche il premier dovrà presentarsi in tribunale per essere processato.
Naturalmente le ragioni del SI e del NO sono le più varie e non importa se decidete di schierarvi dall’una o dall’altra parte. 
L’importante è che andiate a votare perché il referendum è l’unica occasione che abbiamo per non subire come sempre le decisioni dall’alto, ma di renderci partecipi in prima persona delle scelte che riguardano il futuro del nostro paese e dei nostri figli.

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