Italia in Pillole: MOODY'S: ITALIA A RISCHIO DECLASSAMENTO

sabato 18 giugno 2011

MOODY'S: ITALIA A RISCHIO DECLASSAMENTO

Tempi duri per l'Italia. La settimana scorsa il settimanale britannico "The economist" aveva espresso per l'ennesima volta un giudizio estremamente negativo sulla situazione economica italiana, asserendo che "tra il 2000 e il 2010 la crescita media dell’Italia, misurata in Pil a prezzi costanti è stata pari ad appena lo 0,25% su base annua. Di tutti i Paesi del mondo, solo Haiti e Zimbabwe (!!!) hanno fatto peggio."
Ebbene, mentre il giudizio di un giornale, benchè affidabile come "The economist", non ha certo un grande impatto sui mercati, ben diverso è il discorso se ad affermare le stesse cose, e rincarare la dose, è un'agenzia di rating.

Moody's definisce l'Italia un paese con “l’acqua alla gola”, e la situazione di certo non idilliaca dell'economia italiana è aggravata dall'instabilità politica italica. La situazione è dunque simile a quella degli altri paesi a rischio bancarotta chiamati PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna), ma con una variante: l'annuncio dell'agenzia di rating Moody's prosegue dicendo che “Berlusconi è stato sconfitto due volte in due settimane dal voto degli elettori e vuole conquistare di nuovo gli elettori con la promessa di tagli alle tasse”. Situazione che l'Italia non si può permettere, in quanto in tal caso il rating italiano sarebbe declassato, con perdite enormi per il tesoro.
Insomma: o si diminuiscono le tasse per recuperare consenso popolare con perdite economiche enormi, o Berlusconi dovrà desistere e dare carta bianca al ministro Tremonti, a rischio di far cadere il governo.

Comunisti, pubblici ministeri, giudici, processi, scandali: il governo non rischia di cadere per ciò di cui si è parlato per 20 anni ma per l'annuncio di un'agenzia di rating.

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