Grenoble, 17:15 . Andy Schleck, leader della classifica generale prima della cronometro decisiva, taglia il traguardo. Purtroppo per lui per ricoprire i 42,5 km ci ha messo 1'34" di troppo: Cadel Evans,l'australiano della BMC, campione del mondo nella prova in linea nel 2009, vince (salvo cataclismi nella passerella finale di domani) il suo primo grande giro.
Finalmente una grande corsa a tappe nella quale non ha preso una giornata storta (nel 2002 la prima grande delusione: nella tappa di Folgaria andò in crisi e perse la maglia rosa per oltre 8') e nella quale non ha risentito dei postumi di alcune cadute: merito dei suoi compagni di squadra che lo proteggevano bene nella prima settimana, mentre il principale favorito, Alberto Contador, cadeva due volte sull'asfalto francese, assieme ad altri importanti uomini di classifica.
Evans ha legittimato il successo tenendo il ritmo di chi più di lui è avvezzo alle salite e scandendo il ritmo da solo sul Col du Galibier nelle due tappe precedenti la cronometro finale. Poi la cavalcata lungo il percorso che entrava ed usciva dalla città di Grenoble.
Al secondo posto termina Andy Schleck ad 1'34" ed al terzo il fratello Frank Schleck a 2'30", entrambi lussemburghesi, che hanno provato a portare a casa la vittoria giocando le proprie carte in salita.
Colui che più ha dato spettacolo nell'ultima settimana però è stato Contador, vincitore degli ultimi 6 grandi giri cui aveva preso il via. Il corridore spagnolo ha provato a recuperare il ritardo con azioni coraggiose e una d'altri tempi, ma la gamba non era al meglio. Confermando, forse, che nel ciclismo moderno l'accoppiata Giro-Tour non è possibile; o forse che bisogna essere dei fenomeni. L'ultimo a riuscirci fu Pantani.
Finalmente una grande corsa a tappe nella quale non ha preso una giornata storta (nel 2002 la prima grande delusione: nella tappa di Folgaria andò in crisi e perse la maglia rosa per oltre 8') e nella quale non ha risentito dei postumi di alcune cadute: merito dei suoi compagni di squadra che lo proteggevano bene nella prima settimana, mentre il principale favorito, Alberto Contador, cadeva due volte sull'asfalto francese, assieme ad altri importanti uomini di classifica.
Evans ha legittimato il successo tenendo il ritmo di chi più di lui è avvezzo alle salite e scandendo il ritmo da solo sul Col du Galibier nelle due tappe precedenti la cronometro finale. Poi la cavalcata lungo il percorso che entrava ed usciva dalla città di Grenoble.
Al secondo posto termina Andy Schleck ad 1'34" ed al terzo il fratello Frank Schleck a 2'30", entrambi lussemburghesi, che hanno provato a portare a casa la vittoria giocando le proprie carte in salita.
Colui che più ha dato spettacolo nell'ultima settimana però è stato Contador, vincitore degli ultimi 6 grandi giri cui aveva preso il via. Il corridore spagnolo ha provato a recuperare il ritardo con azioni coraggiose e una d'altri tempi, ma la gamba non era al meglio. Confermando, forse, che nel ciclismo moderno l'accoppiata Giro-Tour non è possibile; o forse che bisogna essere dei fenomeni. L'ultimo a riuscirci fu Pantani.
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