La noce di cocco e il frutto della palma Cocus nucifera, originaria della Malesia e delle isole dell'Oceania. Può raggiungere i 25 metri di altezza e la sommità del fusto sottile è caratterizzato da un maestoso ciuffo costituito da grandi e pennate foglie.
Gli abitanti delle zone di origine della Cocus nucifera considerano la pianta la migliore di tutte in quanto, oltre ad offrire il frutto, offre loro elementi indispensabili alla soppravvivenza: in effetti con le fibbre del mesocarpo, intrecciandole si fanno tappeti, code, spazzole, cappelli, ecc; con l'endocarpo si fanno ciotole, bottoni, ecc; il caule fornisce un ottimo legname; le foglie, lunghe fino a 5 metri servono a fare il tetto delle capanne, le giovani gemme terminali sono commestibili come pure la parte interna del tronco che non è molto nutriente ma si presta bene per essere conservata e il sapore è similare a quello del carciofo e degli asparagi.
Il frutto è una drupa di forma ovoidale ed è costituito da un pericarpo verde, da un mesocarpo fibbroso e peloso, da un endocarpo legnoso duro e dalla polpa bianca che a non completa maturità contiene un liquido bianco detto "latte di cocco".
A prescindere dal latte che è un siero biofisiologico la polpa possiede alcune qualità nutrizionali giustificate dalla presenza di elementi proteici, glicidici, e dai minerali, questi ultimi svolgono un importante funzione metabolica nella nutrizione della struttura nervosa, ossea e nella formazione della cellula sanguinea. Ha inoltre proprietà lassative e diuretiche ed è quindi consigliato nei casi di sitichezza e come tonico ricostituente.
Gli abitanti delle zone di origine della Cocus nucifera considerano la pianta la migliore di tutte in quanto, oltre ad offrire il frutto, offre loro elementi indispensabili alla soppravvivenza: in effetti con le fibbre del mesocarpo, intrecciandole si fanno tappeti, code, spazzole, cappelli, ecc; con l'endocarpo si fanno ciotole, bottoni, ecc; il caule fornisce un ottimo legname; le foglie, lunghe fino a 5 metri servono a fare il tetto delle capanne, le giovani gemme terminali sono commestibili come pure la parte interna del tronco che non è molto nutriente ma si presta bene per essere conservata e il sapore è similare a quello del carciofo e degli asparagi.
Il frutto è una drupa di forma ovoidale ed è costituito da un pericarpo verde, da un mesocarpo fibbroso e peloso, da un endocarpo legnoso duro e dalla polpa bianca che a non completa maturità contiene un liquido bianco detto "latte di cocco".
A prescindere dal latte che è un siero biofisiologico la polpa possiede alcune qualità nutrizionali giustificate dalla presenza di elementi proteici, glicidici, e dai minerali, questi ultimi svolgono un importante funzione metabolica nella nutrizione della struttura nervosa, ossea e nella formazione della cellula sanguinea. Ha inoltre proprietà lassative e diuretiche ed è quindi consigliato nei casi di sitichezza e come tonico ricostituente.
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