Dopo 3 gare di stop forzato, Daniel Pedrosa è tornato a correre lo scorso week-end al Mugello.
La sua ultima gara di quest’anno risaliva al Gran Premio di Francia, quando è caduto, fratturandosi la clavicola, durante un sorpasso da parte di Marco Simoncelli.
Sì, forse una manovra un po’ azzardata, ma che in fondo ci poteva anche stare. Come si dice…chi non risica non rosica!
E invece Pedrosa se l’è segnata al dito ed è tornato nel paddock molto incattivito, con una vena polemica che non aveva mai mostrato prima.
Che tirasse una brutta aria tra i due, lo si era già capito quando il Sic gli aveva teso la mano in segno di riconciliazione, e Pedrosa si era prontamente rifiutato di stringergliela.
Poi il resto lo hanno fatto i giornalisti durante la conferenza stampa di apertura del Gran Premio.
“Simoncelli ha solo dell’aria nella testa”, questa è stata la risposta di Pedrosa ad un giornalista che gli aveva chiesto se condivideva o meno il pensiero del suo manager Alberto Puig, secondo cui Simoncelli meritava di essere arrestato per quello che aveva fatto. E Simoncelli: “Pedrosa ed il suo manager dicono solo cose stupide. Ero venuto qui per chiarire, ma se è così, con loro non parlerò più.”
Intanto il romagnolo sembra aver messo la parola fine su questa storia. Lo ha dichiarato anche dopo la gara nell’intervista a Fuori Giri, aggiungendo anche: “Meglio avere dell’aria nella testa che qualcos’altro”.
Invece c’è da giurarci che lo spagnolo difficilmente si metterà alle spalle l'accaduto anche perché (e c’è da capirlo) quest’incidente gli ha tolto la possibilità di lottare per il mondiale.
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