Ieri a Londra, il triste epilogo di una vita tormentata e breve, come per molti altri artisti di successo: Amy Winehouse è morta a 27 anni nel suo appartemento di Londra a Camden Square, nella zona nord-ovest della capitale. Inutili le corse di due ambulanze che hanno solo potuto constatare il decesso della giovane cantante. Gli inquirenti stanno indagando ma si sospetta overdose di droghe e farmaci, una situazione a cui non è nuova la star londinese. La sua infatti è stata una vita travagliata, con continui ricoveri in cliniche per bulimia, anoressia, depressione, dipendenze da alcol droga e farmaci. Il suo ultimo show live è stato un disastro: il mese scorso a Belgrado è salita sul palco barcollando, biasciando le parole e senza riuscire a ricordarsi le canzoni. Dopo poco infatti il concerto è stato annullato, tra i fischi del pubblico, e successivamente tutto il tour è stato rimandato. Una carriera distrutta da tutte le dipendenze, ma soprattutto una vita distrutta. Molti i messaggi di saluto su internet da vari artisti internazionali e nazionali, che insieme alla gente comune piangono la scomparsa di una giovane donna piena di talento per la musica.
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